Con le fibre nella dieta aumenta il tasso di sopravvivenza dal tumore al colon

Cos’è il tumore del colon

Il tumore del colon è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che riveste questo tratto di intestino. Nei Paesi occidentali il cancro del colon-retto rappresenta il secondo tumore maligno per incidenza e mortalità, dopo quello della mammella nella donna e il terzo dopo quello del polmone e della prostata nell’uomo. La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni, è sempre più frequente dopo i 50 anni e soprattutto a partire dai 60 anni, raggiunge il picco massimo verso gli 80 anni e colpisce in egual misura uomini e donne.

I sintomi

Diversi sono i sintomi che si accusano quali ad esempio diarrea o stipsi, sangue nelle feci, crampi frequenti, gonfiore, nausea, vomito affaticamento, dimagrimento ingiustificato.  I sintomi citati non sono esclusivi di questa malattia, pertanto non bisogna allarmarsi se si ha uno dei vari sintomi ma piuttosto è importante fare gli esami di screening, fra i quali la ricerca del sangue occulto nelle feci è un esame non invasivo, mentre la colonoscopia è un esame invasivo, che sarà fatto se il medico ritiene che ve ne sia la necessità, nel caso ad esempio in cui si abbia un risultato positivo alla ricerca del sangue occulto.

Fattori di rischio:

E’ importante precisare che un fattore di rischio è qualcosa che può aumentare la probabilità di ammalarsi ma non è detto che ci si ammali e viceversa, si può non avere fattori di rischio e ammalarsi comunque

  • Età (Il rischio di sviluppare un tumore al colon aumenta con l’aumentare dell’età)
  • Una storia familiare di tumore al colon o al retto in parenti di primo grado (genitori, fratelli, figli)
  • Una storia personale di cancro al colon, retto o ovaio
  • Una storia personale di adenomi ad alto rischio (polipi più grandi di un centimetro)
  • Mutazioni ereditarie di alcuni geni che aumentano in rischio di avere dei polipi o la sindrome di Lynch
  • Colite ulcerative o morbo di Crohn da più di otto anni
  • Consumo di bevande alcoliche più di tre volte al giorno
  • Fumo
  • Obesità

Le fibre nella dieta hanno un effetto positivo

Secondo uno studio recente ( Chan e coll. pubblicato online il 2 Nov. su JAMA Oncology.) la assunzione tramite la dieta di fibre aumenta la probabilità di sopravvivere al cancro al colon. Nei pazienti trattati per cancro al colon non in metastasi ogni 5 grammi di fibre aggiunte alla dieta la probabilità di morire si è ridotta di quasi il 25 % rispetto a chi assumeva meno fibre mentre si è osservata una riduzione del 14% della morte per qualsiasi causa.

Sono stati analizzate 1575 persone fra uomini e donne che hanno partecipato allo studio chiamato “Nurses’ Health Study and Health Professionals Follow-up”, tutti pazienti che erano stati trattati per un cancro al colon circoscritto, cioè senza  metastasi. Nello studio si è analizzato il consumo totale di fibre in un periodo dopo la diagnosi compreso fra sei mesi e 4 anni  e poi è stata osservata la mortalità negli otto anni successivi. Si è visto che 773 persone sono morte e di queste 174 di tumore.

Il Prof. Chan pensa quindi che la dieta che si adotta dopo essere stati diagnosticati può fare una differenza ma ha anche voluto essere cauto e ha affermato che l’aumento nell’assunzione di fibre è associato ad una mortalità minore e si tratta appunto di una associazione statisticamente significativa e  non di una prova inequivocabile che la durata della  vita dopo la diagnosi si allunga consumando più fibre. Infatti, i partecipanti allo studio hanno registrato in prima persona la quantità e la provenienza delle fibre ingerite nel corso del tempo analizzato, perciò l’accuratezza dei risultati dipende anche dalla scrupolosità dei partecipanti.

Come potrebbero agire le fibre?

Le fibre è risaputo che permettono un migliore controllo dei livelli di insulina e della infiammazione;  questo potrebbe essere il meccanismo con cui le fibre aumentano il tasso di sopravvivenza. Una dieta ricca di fibre può proteggere anche dallo sviluppare il tumore al colon in prima istanza. Il beneficio maggiore è stato attribuito alle fibre provenienti da cereali e grano integrali. Le fibre vegetali sono risultate correlate ad una generale diminuzione della mortalità ma non nello specifico a causa del tumore al colon, le fibre della frutta non sono state collegate alla riduzione della mortalità per nessuna causa. Attenzione: le fibre provenienti dai cibi hanno dato questi risultati e non gli integratori di fibre!

Conclusione

Ricordiamo che le fibre nella dieta danno benefici a tutti e non soltanto ai pazienti con cancro al colon, sono fondamentali per una salute ottimale e per la prevenzione delle malattie. Le fibre dei cibi tengono l’apparato digerente in movimento, aumentano il senso di sazietà e quindi aiutano a mantenere il peso-forma, nutrono i trilioni di batteri benefici presenti nell’intestino, che hanno un ruolo importantissimo nel mantenerci in salute. La quantità raccomandata è  di 25-38 g al giorno.

Fonti:

Medline, NIH: National Cancer Institute

Andrew Chan et. al.;  Harvard Medical School Nov. 2, 2017, JAMA Oncology, online

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